lunedì 27 dicembre 2010

LVTP5 1/35 AFVClub anfibio

Ecco lo scafo montato. Il lavoro non è stato particolarmente difficile, come invece mi sarei aspettato....

mercoledì 15 dicembre 2010

La nuova TANA

Ecco una foto della mia nuova "tana", come chiamo io il mio piccolo laboratorio, ricavato in una casetta in legno da giardino.... come vedete la confusione regna sovrana....


LVTP5 1/35 AFVClub anfibio

Anche se a rilento, i lavori proseguono... prevedendo problemi con la lunghezza definitiva dei cingoli, ho preferito realizzare un sistema di regolazione che agisce come un eccentrico sulla ruota di rinvio, variando la sua altezza e di conseguenza la sua distanza dalla ruota posteriore dentata....

Per avere due pezzi abbastanza uguali, con il CAD ho disegnato la sagoma del pezzo da costrure, l'ho stampata con una stampante laser su carta fotografica inkjet e poi, con un normale ferro da stiro, ho riportato il disegno su un lamierino di ottone. Poi ho tagliato il utto usando un traforo manuale con lama da orefice...

Ecco tutti i vari componenti del tendicingolo....



 mentre qui ne vediamo uno già terminato, con accanto il disegno usato per la sua realizzazione....



 Finalmente poi il tendicingolo montato sullo scafo del carro

venerdì 3 dicembre 2010

LVTP5 1/35 AFVClub anfibio

Dopo un pò di tempo passato a rigenerare le meningi, rieccomi con una nuova sfida: convertire in RC il modello in scala 1/35 dell'LVTP5 AFVClub, chiaramente rendendolo anche anfibio....

Anche in questo caso, si tratta di un grosso "scatolone", parente stretto dell'LVT impegato nella WWII...

L'LVTP5 fu sviluppato durante la guerra di Corea, ma i primi modelli riuscirono a videro la luce solamente all'alba della guerra del Vietnam. Fu largamente impiegato dal corpo dei Marines nelle numerose operazioni anfibie lungo le coste ma non solo. Il mezzo riusciva a trasportare una trentina di soldati equipaggiati di tutto punto.
Considerando che lasciando tutto a "casa", portando solo le armi, nello "scatolotto" c'entravano 45 ben 45 soldati, il carro fu usato spesso usato per il trasporto di personale anche ben lontano dall'acqua, tanto da meritarsi il nomignolo di "jungle-bus".

Comunque viaggiare con l'LVTP5 non erano certo rose e fiori....

Il carro era scarsamente blindato. Lo spessore massimo delle corazze era di circa 15mm, con un minimo di 6mm: quindi resistevano solo al tiro di armi leggere e da distanza non troppo ravvicinata.
Al sole le lamiere del carro si arroventavano, facendo diventare un forno l'interno.
Ma soprattutto una minaccia letale era costituita dalle mine, la cui esplosione causava una carneficina tra i soldati trasportati all'inerno del mezzo.

Proprio per questo motivo (e non per il caldo...) i marines presero l'abitudine di trovare posto sul.... tetto del mezzo.
Insomma, si preferiva viaggiare all'aperto, sommariamente protetti da barricate di sacchi di sabbia, esposti al tiro anche di cecchini, che restare dentro il carro....

Ma torniamo alla nostra "plastica"...
Per quanto riguarda la motorizzazione ed i componenti da realizzare, diciamo che sarà già un "deja vu", visto che ormai, dopo ben due conversioni di carri anfibi, mi sono "specializzato" il questo campo....
Tuttavia il modello AFVClub dell' LVTP5 presenta un problema, per quanto chiaramente riguarda una sua conversione in radiocomandato. Sul mercato aftermarket non vi sono kit di miglioramento con cingoli a maglia singola... Per quanto riguarda l'LVT(a)4 Italeri, sia l'LVTP/ Tamiya o Academy (l'altro anfibio che ho convertito, di cui prima o poi metterò le foto...) non c'è nessun problema, in quanto sono facilmente reperibili i kit Friulmodel dei cingoli a maglia singola, realizzati in piombo.

Il kit AFVClub non permette nemmeno di tentare di rendere mobili le singole maglie in plastica presenti nelle stampe. Questo perchè, è vero sì che, sono presenti numerose maglie singole, che con attenzione potrebbero essere forate per accogliere i perni di giunzione, ma non bastano per tutto il treno di rotolamento, essendo presenti poi anche lunghe sezioni di cingolo "fisse"...

Al momento non ho idea di come risolvere il problema, vedrò più in qua.... che ne sò... la notte potrebbe portare consiglio... mah

Il modello è questo:



Sono partito cominciando a modificare il riduttore per renderlo stagno. Come sempre, ho scelto di usare il Tamiya Universal Gearbox. Questo perchè, visto che il telaio del riduttore è in lamierino, è abbastanza facile saldare gli "accessori" che consentiranno poi di avere l'uscita degli assi stagna....

Ecco uno dei due riduttori già modificato, con l'alberino della ruota dentata realizzato con il "tornio de' poracci"....




Lo scafo con i due motoriduttori già fissati.... quest'operazione, per quanto riguarda il modello AFVClub, è abbastanza facile, rispetto al precedente modello dell'Italeri. Questo grazie al fatto che lo scafo presenta già (ma è solo un caso...) dei riferimenti squadrati dove trova posto il riduttore. Inoltre il fatto di avere già il fondo del carro realizzato in un solo pezzo aiuta enormemente. Vedremo poi cosa combinerò quando arriverà il momento di montare il resto dello scafo, visto che sono ben 7 pezzi....