domenica 24 aprile 2011

LCVP Dinassaut 1/72 RC

Bene, terminato l'LVTP5, torno alla mia passione, ossia i modelli navali...

Questa è la volta di un LCVP o Higgins Boat, il famoso mezzo da sbarco senza il quale tutti gli sbarchi degli Alleati durante la  WWII non sarebbero stati possibili. Il modello sarà naturalmente RC. Nonostante le minuscole dimensioni del guscio di noce, circa 15cm, prevedo che la trasformazione sarà quaasi una passeggiata...

Un pò di storia

Ho Chi Min, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, subito dopo la liberazione dai Giapponesi, proclamò l'indipendenza dell'Indocina  (diciamo che a spanne è l'attuale zona del Vietnam e zone limitrofe) dichiarò nullo il trattato di protettorato siglato nel 1883 con la Francia. Quindi i francesi, nel tentativo di ristabilire il loro controllo su questo territorio, intervennero militarmente.
La prima rivolta nazionalista, che diede poi avvio alla guerra d'Indocina, si ebbe proprio nell'area del delta del Megong, un intricato dedalo di canali. A partire dal 1946, per il controllo della regione, i francesi costituirono la Force Amphibie Indochina, divisa in due gruppi, la FAIS - Force Amphibie du Sud e la FAIN - Force Amphibie du Nord. Successivamente i gruppi furono riorganizzzati nelle più famose DINASSAUT - Divisions Navales d'Assaut, che furono poi copiate dagli statunitensi quando crearono la "US Navy Mobile Riverine Force".
Per pattugliare le vie d'acqua, la Francia mise in campo tutta una serie eterogenea di battelli (non dimentichiamoci che la Francia usciva dalla WWII non certo in condizioni splendide...) tra cui diversi battelli LCVP eLCM prestati o donati dagli U.S.A. I mezzi venivano pesantemente modificati sul posto con accrocchi di corazze e lamiere per cercare di renderli idonei a "sopravvivere" a scontri a fuoco ravvicinati ed imboscate, assai frequenti nel meandro dei canali del Delta... A tal proposito occorre far notare che, durante tutta la guerra d'Indocina, i francesi si attaccarono a tutti gli armamenti su cui potevano mettere mano... quindi in Indocina si vide un pò di tutto: come armi individuali soprattutto materiale statunitense, ma anche tedesco (MP40) o abbandonato dai giapponesesi (i "cugini" usarono addirittura dei Panther tedeschi!) quindi vi potete immaginare che guazzabuglio di armi fosse in circolazione...

La documentazione fotografica del periodo è un pò carente. Per la realizzazione del modello mi baserò su alcune foto recuperate qui:
https://picasaweb.google.com/thierry.combot/FlottilleAmphibieIndochineSud19481950#
Le immagini si riferiscono a due mezzi della FAIS utilizzati nel 1947-1948

Il kit è Airfix, tanto per restare nei ricordi da bambino... La qualità del modello è... quella che è, considerato che era un kit da "busta di plastica". Chi è modellista plasticaro da una 40ina d'anni sà di cosa parlo... le care (poco) vecchie buste Airfix.. si acquistavano in edilicola, ricordo...al prezzo di una bustina di figurine! Comunque, o questo kit o chiodi: in 1/72, se non sbaglio, non c'è scelta.

Ho deciso di iniziare la costruzione dalla parte più difficile, ossia la trasformazione RC. Visto lo spazio irrisorio a disposizione, il motore è fissato di fianco all'asse elica e non come fatto di solito in linea... senza avventurarmi in autocostruzioni ultraprecise, causa le dimensioni, ho preferito modificare un.. organo gentilmente donato da un giocattolo cinese, questa macchinina RC...





 
 la parte che mi interessa....
 

qui le fasi della demolizione-costruzione...






 passiamo all'albero elica... ho usato un pezzetto di acciao inox 1,2mm diam. preso in prestito da un dissuasore per piccioni... che ci velete fare... stò in una zona modellisticamente depressa, non ho trovato un tondino di ottone da 1mm (quelli che ho in..cascina li uso con parsimonia...quasi genovese)
 
l'albero è filettato M1.2




cosi' come l'elica...


visto la destinazione dinamica del modello, prendendomi una piccola "licenza poetica", ho aumentato di un 10% tutte le strutture "sott'acqua", ricostruendo quindi ex-novo l'elica, fotoincidendo un lamierino di ottone da 0,25 e saldando poi l'elica ad un'ogiva da 2mm fatta con il mio tornio de' poracci (un trapano modificato)...

dopo tagli e fori vari, ecco qui i vari pezzi pronti per il montaggio...



il video a prova che una volta montato, il tutto funziona...

http://www.youtube.com/watch?v=iSDCH7RrxO8

la chiglia, visto che dovrà anche supportare il timone... sempre usando lamierino di ottone, ma questa volta da 0,75mm...




ed il timone, saldando due piccoli pezzi di lamierino su un tondino diam. 1mm... ecco la mia precisissima dima...


il timone grezzo...




ed una volta finito di levigare...



infine il timone montato sullo scafo...